Attezione ai bocconi avvelenati

Oggi voglio trattare un argomento tanto importante quanto delicato. Noi proprietari di animali incorriamo spesso nel pericolo che il nostro amico ingerisca il classico boccone avvelenato messo in giro da qualche PIRLA convinto di chissa cosa. Ora vi riporterò di seguito tutte le informazioni nella speranza di tutelare o aiutare il nostro animale. Vi spiegherò come riconoscere i veleni e come agire in caso di intossicazione (tratto dal libro che sto studiando).

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🐾 Gioia de L’Arca delle Code 🐶

INTOSSICAZIONE E CONSEGUENZE NEUROLOGICHE: il quadro clinico delle intossicazioni più frequenti presenta una sintomatologia neurologica molto violenta. È quindi necesario conoscere le cause , i sintomi e le cure delle principali forme di avvelenamento.

L’ INTOSICAZIONE DA METALDEIDE 

La ologia neurologica molto violenta viene impiegata principalmente nei lumachicidi presentandosi sotto forma di granuli color azurro – verde . Dopo 2-3 ore dall ‘ ingestione , l’ animale presenta convulsioni, spasmi , muscolari, ipersalivazione, pupille dilatate , tachicardia, tachipnea, ipertermia. Non esiste nesun antidoto specifico . Per il controllo delle crisi convulsive si somministrano sedativi , in caso di intervento tempestivo si può provocare il vomito ed effettuare una lavanda gastrica . 

L’INTOSICAZIONE DA RODENTICIDI

Questi prodotti vengono usati per eliminare i topi e derivano da dicumarolo o cumarine , principi attivi dall’azione anticoagulante che provacano la morte per emorragie interne. L’ingestione accidentale delle esche o dei topi avvelenati causa abbattimento, anoressia, prostrazione, pallore delle mucose, facile affaticamento. Convulsioni e paresi  segnalano il coinvolgimento del sistema nervoso. La morte può avvenire in seguito ad emorragie cerebrali, pericardiche o addominali. Nel caso la sostanza fosse stata appena ingerita è fondamentale indurre il vomito o procedere con una lavanda gastrica. Dopo aver eliminato la fonte di avvelenamento, la terapia prevede la somministrazione della vitamina K per almeno 3-4 settimane.

L’INTOSSICAZIONE CON ORGANOCLORURATI ED ORGANOFOSFORATI

Gli insetticidi organoclorurati causano ipereccitamento. convulsioni alternanti con depressione, midriasi intensa e vomito incostanteGli insetticidi organofosforati provocano salivazione, vomito, diarrea, congestione bronchiale, miosi e lacrimazione, atassia e convulsioni. 

PRINCIPI GENERALI DEL TRATTAMENTO DELLE INTOSSICAZINI

Nel terribile caso in cui il nostro amico peloso abbia digraziatsmente ingerito uno dei prodotti sopra citati, dobbiamo seguire i seguenti consigli:
– non somministrare ne cibo ne bevande;
evitare di provocare il vomito;
– rintracciare il prodotto in questione e portarlo Dal veterinarii con l’animale il più in fretta possibile;
– descrivere con precisione al veterinario i sintomi presentati dall’animale ed il suo stato di vigilanza, precisargli se possibile l’ora di ingestione nonché la quantità ingerita.

In studio il veterinario metterà in atto queste procedure:
Riduzione dell’assorbimento della sostanza tossica attraverso
💦 Lavanda gastrica se l’ingestione è avvenuta meno di due ore fa.
💊 Somministra farmaci in grado di procurare il vomito , i quali vengono somministrati solo se il cane è cosciente, se l’ ingestione è avvenuta meno di due ore fa e se la sostanza tossica non è caustica.
💊 Somministra farmaci adsorbenti come il carbone attivo che cattura quantità significative di veleno e impedisce l’assorbimento da parte dell’intestino.
💊 Somministra purganti per limitare l’assorbimento del tossico e favorendo l’eliminazione.
Incremento della diuresi e può essere prevista la dialisi peritoneale.
Lotta contro gli effetti tossici. Questa fase prevede una rianimazione medica utilizzando un catetere, e di una flebo, la correzioene degli squilibri acido-basici ed il trattamento dei sintomi con anticonvulsivanti, stimolanti cardiaci e respiratori.

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🐶 David de L’Arca delle Code 🐾

PER POCHE SOSTANZE TOSSICHE ESISTONO DEGLI ANTIDOTI LA CUI EFFICACIA È SPESSO GRAVATA DA IMPORTANTI EFFETTI COLLATERALI.
FONTE: le principali malattie del cane e del gatto – Centro Europeo di Formazione.

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