Archivio tag | Curiosità

Perchè il gatto cade sempre in piedi?!

Oggi risponderò ad una curiosità che abbiamo un pò tutti… “Perchè il gatto cade sempre in piedi??”
Semplice!!! Partiamo da un piccolo particolare di anatomia: l’oranizzazione dell’udito e dell’equilibrio.
L’organo dell’udito e dell’equilibrio si divide in: orecchio esterno, orecchio medio ed orecchio interno, il quale contiene delicati organini come la “coclea”, che ospita i recettori acustici ed il “vestibolo”, il quale contiene i recettori dell’equilibrio.

 

image

La mia Stella

 

Abbinato all’equilibrio cè quindi il riflesso di raddrizzazione. Cioè?? Vi chiederete…io studiandolo sono rimasta affascinata da questa cosa!!!! Ora vi spiego…
Il sistema vestibolare è responsabile del mantenimento dell’equilibrio e del corretto mantenimento del corpo nello spazio. Questo sistema coordina i movimenti degli arti, del collo e del tronco con quelli della testa.
Ora viene il bello…. In caso di caduta, il sistema visivo e quello vestibolare informano il cervello della posizione della testa rispetto al suolo. Il cervello quindi ordina ai muscoli del collo di girare la testa nella direzione della caduta e quindi poi il resto del corpo, con l’aiuto della coda, segue l’andamento della testa e si prepara ad atterrare sulle 4 zampe.

Mica male no?? Essere un gatto ha i suoi lati positixi!!! 😜😷🐱

wpid-20150812100337.jpg

wpid-20150812100512.jpg

Fonte: L’ANATOMIA DEL CANE E DEL GATTO 2  CEF -Centro Europeo di Formazione-

Chemistry comunication

 

image

 

Parliamo ancora una volta di gatti. La comunicazione chimica è quella degli odori, la quale utilizza i ferormoni come messaggeri. La prima forma di comunicazione è quella territoriale, dove attraverso l’urina mettono una “firma” appunto sul territorio, marcandolo. Infatti annusando capiscono se di li è passato un gatto estraneo o uno del loro gruppo, quanto tempo è trascorso dal suo passaggio, se era un maschio o una ouna femmina, vecchio o giovane, il rango a cui appartiene…un sacco di informazioni quindi!!! Questo comportamento è tipico dei maschi adulti, ma anche delle femmine nei loro momenti di “brio”, perchè così  facendo indicano ai maschi il loro stato di fertilità. Più il rango è alto, più è frequente il comportamento di marcatura territoriale. Oltre all’urina, usano anche le feci come marcatura. Infatti sul territorio altrui vengono lasciate scoperte, mentre vengono rigorosamente coperte nel proprio territorio data la scarsa probabilità che qualche estraneo individuo raggiunga il cuore del territorio e di conseguenza è rara la diffusione di parassiti.

Viene chiamata “comunicazione chimica” proprio perchè il gatto annusando un oggetto analizza chimicamente la sostanza che ha attirato la sua attenzione. Un altro comportamento consiste nello sfregare mento e guance sulla superficie interessata e viene fatto dopo aver ispezionato olfattivamente una marcatura territoriale, fatto quasi cone risposta ad una traccia odorosa. 

Atri interessanti comportamenti interessanti sono: 

  • grattare con le unghie delle zampe anteriori su una superficie, ovvero lasciano una traccia odorosa tramite  ghiandole sudoripare presenti tra i cuscinetti plantari. I graffi sono messaggi visivi ed in più il gatto può così pulirsi le unghie e controllare la loro crescita;
  • Sfregarsi su una altro gatto e rotolarsi per terra: due comportamenti servono a marcare attraverso l’ uso di ghiandole poste sul dorso, sulla testa e sulla faccia.

C i sono vari dibattiti sulla comunicazione chimica del gatto… Ciô che è certo è che la scienza su tal argomento, deve scoprire ancora molte cose!!!

Fonte: Etologia applicata e benessere animale vol.2 parte speciale, a cura di Corrado Carenzi e Michele Panzera, sezione Gatti scritta da C. Picco e E. Natioli

Ringrazio ancora Veronica per questo bellissimo libro di Etologia.

 

 

 

 

Eyes on me 👀

imageOggi vi parlo della comunicazione visiva del nostro amico micio. L’occhio del gatto è a forma di sfera ed ha la pupilla a forma di fessura verticale, la quale si restringe quando cè molta luce e si allarga col buio. Tutto grazie ai muscoli presenti nell’iride. In realtà anche se la pupilla del gatto si dilata tanto da permettergli di vedere anche con poca luce, nn gli permette di vedere nella totale oscurità. Essi sfruttano anche il raggio di luce più debole,,, come??   La luce riesce ad arrivare direttamente sulle  cellule sensibili che rivestono il fondo dell’occhio, ovvero la retina. Infatti quando le cellule che la compongono vengono  stimolate dal raggio di luce  producono impulsi elettrici che vengono trasmessi al cervello.  Inoltre l’occhio del nostro amico è dotato di un ulteriore strato di cellule riflettente e quindi anche il più debole fascio di luce viene così riflesso e amplificato. E proprio grazie a questo strato rende i suoi occhi fosforescenti al buio.  Le cellule della retina sono di due tipi, a bastoncello (le quali funzionano con la luce bassa ma non conferiscono la capacità di distinguere i colori) e a cono (le quali agiscono quando la luce è forte e permettono al gatto di distinguere i colori dandogli una prospettiva visiva più ampia). Grazie ai bastoncelli, che sono più numerosi dei coni, il gatto può distinguere il giallo ed il blu ma purtroppo non  tanto bene il rosso.  Essi però sono molto sensibili ad un oggetto o un animale che si muove sullo sfondo, come ad esempio una mosca. Ecco perchè la vista è estremamente importante per il nostro micio, soprattutto di notte, essendo da sempre un predatore crepuscolare e notturno.

image

La mia Stellina ❤

Fonte: Etologia applicata e benessere animale  vol.2 parte speciale, a cura di Corrado Carenzi e Michele Panzera, sezione Gatti scritta da C. Picco e E. Natioli 

Ringrazio la mia amica Veronica per avermi prestato questo bellissimo libro di Etologia.

1000 modi di dire MIAO

Il nostro  amico micio ha un vasto vocabolario racchiuso nelle corde vocali, infatti comunica con noi attraverso molteplici suoni.Ad esempio un mormorio generato a bocca chiusa viene usato per salutarci, per attirare la nostra attenzione, per riconoscerci o approvarci qualcosa. Un o di mormorio sono ad esempio “le fusa”, usate in vari contesti e con diversi significati.

image

 

  • Ad esempio una gatta usa questo tipo di comunicazione con i propri cuccioli per tranquillizzarli e rassicurarli (cosa che poi si ripropongono anche da adulti in situazione di pericolo per auto -tranquillizzarsi). Le fusa esprimo però anche contentezza o gratitudine.  Tra i mormorii dei mici rientrano anche tutti quegli adorabili versetti che i gatti fanno per salutarci in modo simpatico e cordiale.
  • Un altro tipo di comunicazione, avviene attraverso i miagolii, anch’essi molteplici e che ci inviano svariati messaggi, usati nelle interazioni amichevoli con gli altri gatti, o per trasmettere messaggi specifici. Un miagolio acuto usato dai gattini significa che hanno fame, mentre invece un miagolio sempre acuto ma breve fatto da un gatto adulto può significare disagio o dispiacere. sia per 
  • Ci sono poi i classici soffi, fischi o lamenti che vengono definito “suoni aggressivi” i quali vengono usati nei confronti di altri animali sia in maniera offensiva che difensiva.
  • image

 

Fonte: http://www.qzlife.it